Ogni raccolta esprime cura, oltre a procedimenti di selezione rispetto a determinati criteri. Cura in molteplici forme: attenzione per la variabilità, costruzione di prospettive integrate, espressione del proprio mondo di rappresentazioni, incentivo a sorprendersi. Questa raccolta nasce da un bisogno di cura, trascendente la mia persona e intriso nelle molteplici relazioni che pervadono gli orizzonti del mio andare: l’intreccio vitale a cui si rivolge la mia gratitudine per le ispirazioni del quotidiano esercizio della scrittura. Questa raccolta è un’immersione nei grovigli che sfuggono all’opportunismo, alla difesa del compromesso, alla tiepida indifferenza che tutela le nostre certezze ma impoverisce i nostri scambi di calore umano. Da qui, appunto, la nostra esigenza di cura. Ogni componimento vuole lasciare tracce di esplorazioni come cornici ad un disegno ribelle, restio ad accettare la propria finitezza ma consapevole delle proprie aspirazioni: incontri entusiasti di sconvolgere l’ordine, che accerta l’esistenza di regole, ma proietta al contempo ombre di incertezza sulle evoluzioni di ogni esistenza. Sconvolgimento che non è bramosia di caos o distruzione ma un tentativo di stimolare creative forme di prevenzione contro il pericolo di trovarci smarriti a fissare il vuoto che ci si apre all’orizzonte. Slanci che siano realisti e responsabili, non fughe verso l’assurdo o l’estremismo. Giochi che smussino le rigidità di chi rinuncia a se stesso, per affidarsi insensibile e inflessibile alle mode. Grazia di amarci anche quando siamo neri, quando meno ce lo meritiamo, perché quello è il momento in cui più ne abbiamo bisogno e perché, quando siamo bianchi, “anche il signore Iddio ci ama”. Stefano Di Ubaldo nasce a Lecco il 17/05/1993. Vive i suoi primi anni a Villa D'Adda (BG) per poi trasferirsi con la famiglia a Calolziocorte (LC), dove si svolge la sua istruzione fino al termine del Liceo Scientifico. Intraprende quindi un percorso di studi dapprima all’Università Bicocca di Milano, dove si laurea nel 2015 in Scienze e Tecniche Psicologiche, e poi all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, dove sta ultimando il corso specialistico in Psicologia Cognitiva Applicata. Appassionato di libri, sport ed eventi culturali, è da molti anni attivo nel volontariato sociale in diverse realtà, tra cui il carcere San Vittore di Milano con l’associazione Sesta Opera Onlus. Scrive poesie dal 2012 e ha partecipato alla collana Navigare (2016) e all’Agenda del poeta 2017 con Pagine Editore.
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